venerdì 23 maggio 2008

Arcigay: «La Carfagna fa battute da bar»

Grillini: «Destra italiana è omofoba». I registi Hofer e Ragazzi: «Il ministro guardi il nostro film sui Dico»

ROMA - Mara Carfagna non darà il patrocinio al Gay Pride. «Per il governo gli omosessuali non sono discriminati» spiega senza esitazioni il ministro per le Pari opportunità. Provocando la dura reazione dell'Arcigay. «Come fa il ministro Carfagna a sostenere che non esistono discriminazioni sui luoghi di lavoro per le persone omosessuali?» si chiede il presidente nazionale Aurelio Mancuso. «Saremmo tanto curiosi di sapere quali sono i gay che la Carfagna dice di conoscere e in quale mondo ella vive - attacca Mancuso - perché ci pare che abbia una percezione della realtà del tutto distorta». Un ministro, secondo il presidente nazionale dell'Arcigay, non si occupa dei singoli casi di discriminazione, ma di scrivere una legge perché tutte le discriminazioni siano evitate. Arcigay chiede quindi un incontro alla Carfagna «affinchè possa distaccarsi dal mondo delle favole e ritornare tra i comuni mortali, che hanno bisogno di risposte concrete, non di consunte e provocatorie esternazioni sui giornali. Per questo sarebbe bene che un principe la baci e la svegli».
«IL MINISTRO SPARA A ZERO» - Non è morbido nei confronti della Carfagna neanche il leader storico dell'Arcigay, Franco Grillini, secondo il quale quelle del ministro sono «battutacce da bar che confermano quanto la destra italiana sia omofoba e non ami la diversità». «Mi sembra che per il ministro Mara Carfagna sia più facile sparare a zero sul Gay Pride utilizzando i soliti pregiudizi, stereotipi e luoghi comuni anzichè svolgere una positiva attività di governo» dice Grillini.
«VEDA IL NOSTRO FILM SUI DICO» - «Quanto ha detto il ministro ci fa cadere le braccia» affermano i due registi del film-documentario sui Dico «Improvvisamente l'inverno scorso», Gustav Hofer e Luca Ragazzi, invitando la Carfagna a vedere la loro pellicola al Cinema Politecnico di Roma. Il ministro «si faccia un giro in Europa per constatare che il riconoscimento delle coppie di fatto anche omosessuali è una realtà in quasi tutti i paesi membri .- dicono i due registi -. Si legga la direttiva europea del gennaio 2006 che richiede agli Stati dell'Unione di legiferare quanto prima sul riconoscimento delle coppie di fatto. L'Italia non può continuare a essere il fanalino di coda». «Il nostro film - continuano - dimostra perfettamente che c'è una situazione di discriminazione oggettiva verso le coppie omosessuali dettata dall'ignoranza imperante nel nostro paese. Una coppia come la nostra, insieme da nove anni, non è tutelata dallo stato che pure ci chiede di pagare le tasse come qualsiasi cittadino».

PRO E CONTRO - Pina Picierno, esponente del Pd e ministro ombra delle Politiche giovanili si augura che la Carfagna «ci ripensi e partecipi al Gay Pride» senza farsi «condizionare nella sua attività da visioni manichee e fuori dal tempo». «Complimenti alla ministra Carfagna che, sul Gay Pride previsto per il 28 giungo a Bologna, in un sol colpo è riuscita a sconfessare non solo il mandato del proprio ministero, ma anche i propositi della propria formazione politica» afferma Fabio Evangelisti, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera. Rincara la dose Vladimir Luxuria, esponente della Sinistra arcobaleno: «Questo ministero, con a capo Mara Carfagna, non intende assolvere al compito di dare e garantire pari opportunità. Si tratta quindi di un ministero inutile che di fatto non ci rappresenta». Al contrario, Luca Volontè sostiene il ministro: «Brava Carfagna - dice il deputato dell'Udc -: la sinistra gay chiama diritti i propri privilegi discriminatori verso famiglie ed eterosessuali».LA REPLICA - Nel tardo pomeriggio, arriva la replica del ministro. «Il signor Vladimiro Guadagno - si legge in una nota rivolta a Luxuria - confonde il Ministero per le Pari Opportunità con l'ufficio stampa e propaganda del movimento lgbt. Le Pari Opportunità, a giudizio del ministro pro tempore, riguardano sopratutto le donne lavoratrici e madri, i minori, gli anziani e i portatori di handicap». Se «il signor Guadagno non si sente rappresentato da queste priorità - prosegue la nota del ministero - significa che non ha alcun rispetto per chi è veramente discriminato».

19 maggio 2008

«Gay Pride, niente patrocinio»

Carfagna: per il governo gli omosessuali non sono discriminati

Il ministro Mara Carfagna (Inside)ROMA — Mara Carfagna, ministro per le Pari opportunità, non esita: «Il patrocinio al Gay Pride? Non sono orientata a darlo. Non servono, i Gay Pride». Ne sono stati organizzati ben cinque quest'anno di Gay Pride e per quello nazionale (ci sarà il 28 giugno a Bologna) la richiesta ufficiale di patrocinio approderà oggi sulla scrivania di Mara Carfagna. Inutilmente.
Il nuovo ministro per le Pari opportunità non ne vuole sapere delle manifestazioni degli omosessuali: «Hanno obiettivi che non condivido. Io sono pronta ad occuparmi di contrasto alle forme di discriminazione e di violenza. Sono pronta a dare patrocini a seminari e convegni che si occupano di questi problemi». E invece, i Gay Pride, che obiettivo hanno? «Penso che l'unico obiettivo dei Gay Pride sia quello di arrivare al riconoscimento ufficiale delle coppie omosessuali, magari equiparate ai matrimoni. E su questo certo non posso esser d'accordo ».
I primi due cortei del Gay Pride ci saranno a Roma e a Milano in contemporanea il 7 giugno e per questi gli organizzatori stanno cercando patrocini locali e non del ministero. Ma Mara Carfagna è stata invitata a partecipare un po' a tutti quanti i cortei. Ovviamente non andrà a nessuno.
«Io credo che l'omosessualità non sia più un problema. Perlomeno così come ce lo vorrebbero far credere gli organizzatori di queste manifestazioni. Sono sepolti i tempi in cui gli omosessuali venivano dichiarati malati di mente. Oggi l'integrazione nella società esiste. Sono pronta a ricredermi. Ma qualcuno me lo deve dimostrare».
È convinta il ministro Carfagna: «Sono pronta ad agire su casi concreti e reali. Qualcuno che mi venga a dire che un omosessuale non è stato assunto per via della sua tendenza. O che sempre per tendenze sessuali venga negato un affitto o qualsiasi altro diritto. Allora sì che intervengo».
Parla anche dei suoi amici il ministro Carfagna: «Sì, i miei amici omosessuali non mi dipingono una realtà così tetra per gli omosessuali del nostro Paese. Per questo, invece, sono pronta a sollecitare il nostro ambasciatore italiano presso le Nazioni Unite perché si faccia portavoce della richiesta della depenalizzazione universale dell'omosessualità».
Non è, dunque, orientata ad occuparsi dei gay nostrani Mara Carfagna. Nemmeno di quella commissione per i diritti dei gay, delle lesbiche e dei transgender che pure alberga proprio dentro il suo ministero.«Non ho ancora preso bene visione di cosa sia e a cosa possa servire», dice. E poi spiega: «La verità è che una volta verificato a cosa serve credo che la userò per occuparmi anche di altro. Ci sono molti problemi di Pari opportunità. Un esempio? Nei luoghi di lavoro ancora oggi le donne guadagnano il 30% in meno dei loro colleghi pari grado. E questo è o non è un problema serio?».

Non soltanto gay. «Disabili. Anziani. Bambini: ce ne è di problemi di pari opportunità nel nostro Paese», rilancia il ministro Carfagna. E spiega: le associazioni nazionali dei gay dicono che in due anni ci sono stati 12 casi di vittime di violenza omosessuale? Ma hanno presente i dati della violenza e della molestia sessuale sulle donne? Almeno 6-7 milioni ogni anno».
Alessandra Arachi 19 maggio 2008

Mara Carfagna ai gay: "siate più sobri". L'Arcigay: "Ma pensi a Miss Italia..."

Botta e risposta tra il ministro per le Pari opportunità e l'associazione di omosessuali. Sit-in, manifestazioni e feste in 40 città italiane


Roma, 17 maggio 2008 - Occasione della Giornata mondiale contro l'omofobia, la neo ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna esporime "il convincimento mio personale e delle istituzioni governative che in una società evoluta non c'è spazio per ogni tipo di discriminazione; pertanto anche l'omofobia va contrastata con la forza dell'educazione civica e del rispetto".
"A questo atteggiamento -aggiunge- deve corrispondere la sobrietà delle manifestazioni della comunità omosessuale che non dovrebbe mai scendere nell'esibizionismo e nel folklore".

LA REPLICA DELL'ARCIGAY
L'invito del ministro Mara Carfagna a essere "sobri" e a "non scendere nell'esibizionismo e nel folklore"? "Grazie, ma lo rivolga anche alla Chiesa cattolica che organizza le processioni, e soprattutto a chi promuove i concorsi di bellezza come miss Italia. Li', la Carfagna dovrebbe saperlo, c'e' una grande ostentazione del corpo femminile".

Aurelio Mancuso, presidente nazionale dell'Arcigay, replica cosi' al ministro per le Pari opportunita' che, in una nota, da un lato sostiene che "in una societa' evoluta non c'e' spazio per ogni tipo di discriminazione", e dall'altro sollecita la comunita' omosessuale alla "sobrieta' delle manifestazioni", in occasione della Giornata contro l'omofobia, che ricorre oggi.
Sostenendo che "il buongusto e' una questione soggettiva", il leader dell'Arcigay chiede, invece, al ministro di "rispondere sulle questioni istituzionali che riguardano la nostra comunita', ossia- spiega- sul fatto che, negli due anni, in Italia, ci sono stati 12 omicidi e decine di violenze e minacce. Si prodighi, dunque- prosegue Mancuso- per far si' che anche il nostro Paese si doti di una normativa contro la discriminazione, come e' accaduto in molti paesi europei.

LA MANIFESTAZIOINE
A Verona si tiene oggi la manifestazione piu' importante della Giornata contro l'omofobia, tuttavia l'Arcigay ha promosso in oltre 40 citta' sit in, manifestazioni, proiezioni di film, feste, per ricordare, sottolinea Aurelio Mancuso, che "fermare la violenza contro le persone lgbt, che negli ultimi anni e' aumentata, si puo' e come sempre dipende molto dalla volonta' politica delle istituzioni, ma anche delle grandi organizzazioni sociali italiane".
Pertanto, il presidente dell'Arcigay lancia a sua volta un appello al ministro per le Pari opportunita': "si informi bene sulla comunita' omosessuale prima di parlare e scoprira', con suo grande stupore, che il Gay pride e le iniziative di oggi sono delle feste, nate per gridare al mondo che, dopo secoli di clandestinita', finalmente ogni esponente lgbt puo' essere cio' che e' senza vergognarsi".

GRILLINI: CI DICA COSA FARA'
"La ministra per le pari Opportunità auspica la fine delle discriminazioni (e ciò è un bene) e consiglia al movimento lgbt di manifestare in modo sobrio (sono tanti i consigli in questi giorni ai manifestanti del pride...), ma non ci dice cosa intende fare lei in concreto contro le mumerose e odiose discriminazioni verso le persone lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali) del nostro paese". E' quanto dichiara in una nota Franco Grillini della Costituente socialista.
"Per esempio la ministra - osserva Grillini - potrebbe correggere la brutta legge voluta dal Governo di destra sulle discriminazioni degli omosessuali sui luoghi di lavoro, potrebbe favorire l'approvazione delle norme antiomofobia arenatesi per la fine anticipata della legislaura, potrebbe dirci cosa ne pensa di una legge per le coppie dello stesso sesso nel giorno della sentenza della Corte Suprema della California che consentirà alle coppie gay locali di sposarsi, potrebbe infine dirci cosa intende fare della 'Commissione per i diritti civili' che tutt'ora dovrebbe essere operativa presso il suo ministero."Ministro batta un colpo - conclude Grillini - e ci dica cosa vuole fare in concreto al di la di prediche e sermoni".
17 maggio 2008

venerdì 16 maggio 2008

Nozze gay. Siete d'accordo?

È il secondo Stato americano dopo il Massachusetts
CALIFORNIA:LE NOZZE GAY DIVENTANO LEGALI
La Corte suprema dello Stato ha abolito la legge approvata dagli elettori che vietava le nozze omosessuali

SAN FRANCISCO - I matrimoni gay diventano legali in California. La Corte suprema dello Stato ha infatti abolito la legge approvata dagli elettori che vietava le nozze omosessuali. Il bando era stato votato a maggioranza in un referendum. Con questa sentenza la California diviene il secondo Stato dopo il Massachusettsa rendere legali i matrimoni omosex. La decisione è stata presa dalla Corte suprema a strettissima maggioranza: quattro sono stati i giudici che hanno votato a favore e tre contro.

AZIONE LEGALE - Nella sentenza si afferma che le unioni civili non sono un sostituto accettabile per il matrimonio. «Date le circostanze, non possiamo affermare che il mantenimento della tradizionale definizione di matrimonio sia convincentemente nell'interesse dello Stato», ha detto la corte. «Di conseguenza, dal momento che l'attuale legge dello Stato della California prevede il matrimonio solo per le coppie di sesso opposto, concludiamo che questi statuti sono anti-costituzionali». L'azione legale era stata iniziata dal Comune di San Francisco, una ventina di coppie gay e lesbiche, Equality California e altri gruppi gay nel marzo 2004 dopo il blocco dei matrimoni. Il Comune di San Francisco nel 2004 concesse circa 4 mila licenze di matrimonio a coppie dello stesso sesso prima di venire fermato per legge.

15 maggio 2008(ultima modifica: 16 maggio 2008)

Gay Pride. Bologna

GLI ORGANIZZATORI INVITANO MARA CARFAGNA
E' confermato per il 28 giugno: il corteo partirà alle 15 dai Giardini Margherita e dopo un corteo lungo i viali approderà in Piazza VII agosto. Dalle 22 la manifestazione si trasferirà poi al Parco Nord
Bologna, 15 maggio 2008- È confermato per il 28 giugno a Bologna il Gay Pride 2008: il corteo partirà alle 15 dai Giardini Margherita e dopo un corteo lungo i viali di circonvallazione approderà in Piazza VII agosto, nel centro cittadino, per un primo momento di festa. Dalle 22 la manifestazione si trasferirà poi al Parco Nord, in zona fiera. Prima dell'inizio del corteo, una delegazione degli organizzatori dovrebbe incontrare il sindaco Cofferati.

Gli organizzatori del Gay Pride del 28 giugno a Bologna hanno annunciato, presentando la manifestazione, di aver invitato alla manifestazione del prossimo mese nel capoluogo emiliano il neo-ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna. "In passato le posizioni espresse dall'allora deputata di FI erano a dir poco discutibili - si legge in una nota dei promotori del Gay Pride - ora speriamo che si renda conto del ruolo istituzionale che ricopre e che preso coscienza di ciò cambi decisamente rotta. Questo governo ha affidato proprio a lei il ruolo di tutela verso le discriminazioni e le disparità di trattamento che subiscono donne e uomini in questo Paese, sul posto di lavoro come nei loro atti più quotidiani. Un segnale simbolico di solidarietà e di vicinanza, quale sarebbe il patrocinio ministeriale, allineerebbe questa destra a quella europea".

"Improvvisamente l'inverno scorso"

Tra amore e omofobia, un film dai cenni autobiografici
Roma, 9 Maggio 2008 - Arriva domani al cinema Politecnico Fandango di Roma un film controcorrente rispetto all'atmosfera politica che si è stabilita sull'Italia e sulla capitale. Si tratta del pluripremiato, all'estero, 'Improvvisamente l'inverno scorso', una storia d'amore tra due ragazzi, proprio quella fra gli autori, Gustav Hofer e Luca Ragazzi. Ma è soprattutto la vicenda - ironica, divertita ma anche inquietante - di un viaggio nei pregiudizi di un 'Belpaese' tanto lontano dall'Europa sul tema del riconoscimento dei diritti delle persone.

Il film, molto ben fatto, ha avuto una menzione speciale della giuria al Festival di Berlino, il premio come miglior documentario all'Idemfestival di Cordova, al Festival Internazionale di Bolzano ed è stato già invitato a più di 20 rassegne in tutto il mondo.

Dopo un lungo tour attraverso tutto lo stivale, con 22 tappe, arriva dal 9 maggio al Politecnico Fandango di Roma. A maggio, nel resto del Paese, continua il tour con proiezioni a Ferrara, Firenze, Prato, Grosseto, Pisa, Rovereto, Rimini, Pordenone e Verona.

venerdì 9 maggio 2008

Fiorello-Alemanno, duetto sul Gay pride

Il neosindaco in radio: «Devo capire meglio come funziona». Poi scatta il tormentone dei Village People

Gianni Alemanno ROMA - Come la mettiamo con il Gay pride? «Devo capire meglio come funziona, devo parlarci...»: così Gianni Alemanno è tornato sull'argomento, in un intervento telefonico con «Viva Radio2», all'indomani dell'uscita musicale di Fiorello e Marco Baldini che hanno indirizzato al sindaco di Roma una versione divertente e irriverente di Ymca dei Village People per sensibilizzarlo alla causa degli omosessuali e invitarlo a scendere in piazza con loro.

IL TORMENTONE - «Come ci si sente ad essere il sindaco di Roma?», ha esordito Fiorello. «È un po' strano - ha risposto Alemanno - quando mi chiamano sindaco a volte neanche mi giro...». «Il presidente della provincia Zingaretti è d'accordo sul piano di sicurezza da lei proposto», ha continuato Fiorello. «È vero - lo ha incalzato il sindaco - ha detto tre o quattro volte di essere d'accordo». «È un bel passo per la politica», ha commentato Fiorello, prima di ricantare, insieme a Marco Baldini e al pubblico, il tormentone sul Gay pride ideato l'altro giorno: «Alemanno tu dimmi perché/ Non possiamo sfilare io te/ Forza dai scendi giù/ Con la Giacca e il tutù/ Ed il tricolore. Non lo vedi che maschio che sei/ Tu non sai quanto piaci a noi gay/Se festeggi con noi/ Stai sicuro che poi/ Dopo ti rifai le tette». Il sindaco, divertito, ha accettato di buon grado l'invito di Fiorello a sdrammatizzare sulla vicenda.

L'ARA PACIS - «Quando sposta l'Ara Pacis?», ha chiesto poi Baldini ad Alemanno. La risposta del sindaco: «Vedete tutti quanto è brutta comunque - ha ribadito - non è una priorità. Ci sono da sistemare la sicurezza, le buche, bisogna rendere il Tevere navigabile... Roma deve diventare più ordinata di Parigi». Un'ultima domanda di Fiorello: «Chi è un sindaco che stima?». Alemanno: «Chiamparino a Torino».
08 maggio 2008

Polemiche su Alemanno "Il Gay pride è solo ostentazione"

E il presidente di Arcigay Roma invita il sindaco a partecipare alla manifestazione del 7 giugno: "Per conoscerne da vicino il senso"
di Giovanna Vitale


Il cambio della guardia in Campidoglio rischia di aprire un altro fronte destinato ad allargare la distanza dalla precedente amministrazione di centrosinistra. Dopo l´Ara Pacis e la Festa del Cinema, ieri Gianni Alemanno ha scavato l´ultima trincea sulla questione gay. Scatenando una bufera che non ha però turbato la sua frenetica attività istituzionale: prima ha ribadito che «l´esistenza di Israele non può essere messa in dubbio» partecipando insieme all´ambasciatore Gideon Meir alla presentazione del calendario di manifestazioni in programma per i 60 anni della nascita dello Stato mediorientale; quindi ha lavorato tutto il giorno alla composizione della nuova giunta, nella quale l´ex portavoce nazionale di Forza Italia, Elisabetta Gardini, potrebbe assumere il ruolo di vicesindaco.
(...)
06 maggio 2008
http://roma.repubblica.it/dettaglio/Polemiche-su-Alemanno-Il-Gay-pride-e-solo-ostentazione/1454867

07 Giugno 2008 Gay Pride Roma

venerdì 2 maggio 2008

Bologna orgogliosa 1978-2008 Storia e storie del movimento gay e lesbico attraverso immagini di quegli anni, stampa e filmati d’archivio.

Inaugura giovedì 1 maggio la mostra fotografica che il Centro di Documentazione dedica alla storia e alle storie del movimento gay, lesbico e transessuale bolognese, raccontandone gli eventi politici più importanti e significativi. Un percorso che ha inizio nella prima manifestazione cittadina e nazionale del 1978 - quando i militanti bolognesi erano quelli del ‘Circolo frocialista’- e attraversa gli anni Ottanta delle gaie e creative feste dell’orgoglio in Piazza Maggiore. Tappa privilegiata, naturalmente, gli scatti del corteo che nel 1982 inaugurò il Cassero di Porta Saragozza, prima sede assegnata in Italia da un’Amministrazione Comunale ad un circolo omosessuale.

Per ricostruire il clima politico e sociale che ha fatto da cornice alle manifestazioni e ai Pride bolognesi, completano la mostra una rassegna stampa locale e nazionale dagli anni Sessanta a oggi e un’installazione multimediale che ripropone proiezione di video e filmati d’epoca inediti. La mostra rappresenta l’occasione per valorizzare il patrimonio conservato dal Centro di Documentazione del Cassero (archivio storico e biblioteca pubblica) e vuole essere anche un invito ad arricchire con ulteriori contributi quest’inestimabile raccolta.

Vernissage: giovedì 1 maggio dalle ore 18:30. L’esposizione sarà aperta al pubblico fino all’11 maggio, presso la Galleria Accursio, via Rizzoli – Bologna, dalle 15 alle 20 dal lunedì al venerdì; dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20 il sabato e la domenica. L’accesso ai diversamente abili è assicurato attraverso l’ingresso dell’Urban Center. Per tutte le informazioni: 051.557954 - www.cassero.it/doc - doc@cassero.it

28 giugno 2008 Gay Pride a Bologna

Il 28 giugno 2008 il Gay Pride sfilera’ a Bologna nel centro storico e riempiremo Piazza Maggiore all’inverosimile“, ha dichiarato l’onorevole Franco Grillini. L’annuncio era già stato dato a conclusione del Roma Gay Pride 2007 ma adesso è ufficiale, la manifestazione nazionale dell’orgoglio omosessuale si svolgerà il 28 giugno a Bologna, nel centro storico di Piazza Maggiore.